Macbeth

di William Shakespeare

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Regia:
Roberto Totola.
Musiche:
Giannantonio Mutto.
Personaggi e interpreti:
Lady Macbeth - Marina Furlani,
Macbeth - Solimano Pontarollo,
Servo - Edoardo Battizocco.
Mezzosoprano interprete:
Il Sé - Paola Fornasari Patti.
Pianista interprete:
Giannantonio Mutto.
Tecnico:
Marco Di Marzo.

Scene, luci e costumi a cura di Punto in Movimento
Una produzione Punto in Movimento in collaborazione con Stone Italiana e gestita da Doc Servizi.

Presentazione

Macbeth, composta nel 1600, e’ la più popolare e discussa delle tragedie di Shakespeare. Rappresentata in tutto il mondo è la storia del pericolo della sete di potere e del tradimento degli amici. La nostra interpretazione è stata guidata dai suoni, vocali e musicali, di cui è pregna la pièce teatrale, che hanno trovato una strada espressiva e sono stati fusi assieme attraverso la volontà di dare allo spettatore le emozioni e le ansie che pervadono la mente dei due personaggi, Macbeth e Lady Macbeth. Interpretati vicendevolmente da attori e musicisti che si scambiano i ruoli all’interno di un turbinio di immagini, visioni di un mondo lacerato e confuso, privo di valori e volto solamente al raggiungimento del potere individuale.
Popolare è anche la versione operistica di questa tragedia, musicata da Verdi su libretto di Francesco Maria Piave e considerata un capolavoro.

“Schiudi, inferno, la bocca, ed inghiotti
nel tuo grembo l’intero creato
sull’ignoto assassino esecrato
le tue fiamme discendano, o Ciel.
O gran Dio, che ne’ cuori penètri,
Tu noi assisti, in Te solo fidiamo
da Te lume, consiglio cerchiamo
a squarciar delle tenebre il vel!
L’ira tua formidabile e pronta
colga l’empio, o fatal punitor;
e vi stampa sul volto l’impronta
che stampasti sul primo uccisor”.

[Francesco Maria Piave]

Il teatro che ha sempre contraddistinto Punto in Movimento è un teatro di gruppo, di lavoro fisico, pregno di “segni e significati”. Stanislawskij, Grotowski, Barba, Strasberg, Peter Brook i maestri. Il lavoro quotidiano: l’allenamento dell’attore, esercizi plastici, improvvisazioni. Le produzioni non vengono mai pensate in maniera statica, vengono allestiti spettacoli che sono nati per il palcoscenico in luoghi nuovi, diversi (e viceversa), anche al limite delle possibilità combattendo la “chiusura” di un modo di pensare che va spesso in una sola direzione.