The most excellent and lamentable tragedy of Romeo and Juliet

di William Shakespeare

Regia:
Roberto Totola.
Direzione artistica:
Eugenio Chicano.
Musica:
Farabrutto.
Personaggi e interpreti:
Giulietta: Marina Furlani
Romeo: Marco Maestrelli
Benvolio: Roberto Totola
Mercuzio: Solimano Pontarollo
Tebaldo: Carmine Marconi
Principe: Luca Zevio
Frate Lorenzo: Celeste Sartori
Madonna Capuleti: Franca Zanetti
Nutrice: Alessandro Giacomelli.
Tecnico:
Marco Di Marzo.

Scene, luci e costumi a cura di Punto in Movimento
Una produzione Punto in Movimento in collaborazione con Stone Italiana e gestita da Doc Servizi.

Presentazione

Questa operazione da tempo ci ha interessato. Abbiamo infatti più volte studiato le possibilità che il testo potesse avere fondendo assieme più “poetiche” attraverso vari studi e work in progress realizzati al nostro Spazio Off nel corso degli ultimi anni.
La maturazione dell’idea ci ha portati al concepimento di una scelta stilistica ed artistica ben precisa. Ciò che ci interessa e che sarà lo scopo del progetto è l’armonia, il suono, le emozioni che la riscrittura del testo in chiave moderna e vicina ai problemi dei nostri giorni riescono a trasmettere per realizzare un tutt’uno di fusione di poesia, di storia, di personaggi, vite e vicende.

Il coinvolgimento di un gruppo musicale conosciuto dalle platee internazionali per la sua capacità di fondere il teatro, la poesia, le emozioni con la forza delle idee e del linguaggio moderno è stato fondamentale; abbiamo nel cast artistico il gruppo musicale I Farabrutto. Il cantante Luca Zevio sarà coinvolto quale scrittore delle pièce cantate, nonchè interprete principale nella parte del Principe e Coro/Narratore che seguirà, guiderà e chiuderà la nostra storia creando un “fil rouge” itinerante che non abbandonerà mai l’attenzione del pubblico instaurando non solo un dialogo guida ma anche trasmettendo emozioni e valori resi attuali dalla nuova drammaturgia e dal carattere singolare.
Di grande importanza la musica, quindi, che eseguita dal vivo, porterà prestigio, forza scenica, idee, dando a tutti l’opportunità di conoscere il lavoro di gruppo, quale siamo soliti fare, ma soprattutto la possibilità di veder crescere e svilupparsi l’idea tanto amata, assieme.

Uno spettacolo dai toni forti e decisi, una regia che vuole sposare un linguaggio cinematografico, un teatro di segni forti e pregnanti, che vuole lasciare una traccia, che vuole emozionare, fedele ai testi e allo stesso tempo attuale.
L’ambientazione ha un’atmosfera dalle tonalità tanto reali quanto crude. Da ciò emerge un muro che divide la scena in due campi che contengono le due famiglie e fazioni in guerra. Ai “lati” di questa barricata vivono le vicende delle casate, i due mondi opposti, che porteranno in scena la purezza, la voglia di pace, l’odio, il dramma.

Il teatro che ha sempre contraddistinto Punto in Movimento è un teatro di gruppo, di lavoro fisico, pregno di “segni e significati”. Stanislawskij, Grotowski, Barba, Strasberg, Peter Brook i maestri. Il lavoro quotidiano: l’allenamento dell’attore, esercizi plastici, improvvisazioni. Le produzioni non vengono mai pensate in maniera statica, vengono allestiti spettacoli che sono nati per il palcoscenico in luoghi nuovi, diversi (e viceversa), anche al limite delle possibilità combattendo la “chiusura” di un modo di pensare che va spesso in una sola direzione.