Risveglio di Primavera

liberamente ispirato a Frank Wedekind

Regia:
Roberto Totola.
Musica:
Giannantonio Mutto.
Personaggi e interpreti:
Moritz: Massimo Di Michele
Melchior: Roberto Totola
Wendla: Marina Furlani
Signora Gabor: Franca Zanetti
Signor Gabor: Celeste Sartori
Uomo mascherato: Solimano Pontarollo
Tecnico:
Marco Di Marzo.

Scene, luci e costumi a cura di Punto in Movimento
Una produzione Punto in Movimento in collaborazione con Stone Italiana e gestita da Doc Servizi.

Presentazione

Frank Wedekind è nato a Hannover nel 1864 e morto a Monaco nel 1918. I suoi primi anni di attività sono caratterizzati da poesie politiche e satiriche, da varie polemiche, dalla collaborazione alla famosa rivista “Simplicissimus”, da una condanna per la lesa maestà. Dopo quest’ultimo avvenimento si dedicò interamente al teatro, recitando egli stesso le proprie opere tra cui Risveglio di primavera, Lo spirito della terra e Il vaso di Pandora.
Risveglio di primavera, a cui soprattutto deve (almeno in un primo tempo) la sua notorietà, è una tragedia dell’adolescenza, in cui gli slanci erotici dei giovani protagonisti si scontrano con la cecità della famiglia e il dispotismo della scuola. La sua struttura infrange il modello di concatenazione lineare della drammaturgia classica, con una successione di quadri che stanno tra loro in rapporto più o meno diretto e in cui la caricatura violenta coesiste con toni di carattere più lirico e melanconico.

Il teatro che ha sempre contraddistinto Punto in Movimento è un teatro di gruppo, di lavoro fisico, pregno di “segni e significati”. Stanislawskij, Grotowski, Barba, Strasberg, Peter Brook i maestri. Il lavoro quotidiano: l’allenamento dell’attore, esercizi plastici, improvvisazioni. Le produzioni non vengono mai pensate in maniera statica, vengono allestiti spettacoli che sono nati per il palcoscenico in luoghi nuovi, diversi (e viceversa), anche al limite delle possibilità combattendo la “chiusura” di un modo di pensare che va spesso in una sola direzione.